Antonio Giuseppe Solinas

Canonico Giuseppe Solinas: versi ispirati e dedicati alla sua “Nugoro amada”

Tra gli autori religiosi, che hanno amato coltivare il componimento di versi in limba, è da evidenziare la meritoria produzione del canonico teologo del Capitolo di Nuoro Antonio Giuseppe Solinas (1872-1903). Noto popolarmente come Canonicu Solinas, fu certamente “un ottimo” e singolare sacerdote stimato come professore di dogmatica, si conquista una fama da poeta con versi ispirati alla sua Nuoro; da vero nuorese apprezzava “l’incomparabile” prelibatezza e qualità del vino di Marreri, il valore della libertà e la passione incondizionata per la poesia.
L’eclettico Solinas, nella sua breve ed intensa vita interrotta a soli 31 anni “di mal sottile”, si cimenta nella composizione lunga Su contu de Noè (proemio e poema in 7 canti, in cui si narra la storia dell’arca con gustoso umorismo); scrive realisticamente e con linguaggio genuino della sua esperienza di studente in seminario a Sassari; compone preziosi mutos, liriche di estrema purezza e sonetos che sono alti esempi di “ritrattistica” (Su nugoresu) ed ironia o di profonda e sofferta tristezza per l’emigrazione (Adios Nugoro amada).
(Cristoforo Puddu)

  1. Adios Nugoro Amada
  2. Mutu
  3. Su contu de Noè
  4. Su Nugoresu
  5. Su sonniu

CONTOS

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