La motozappa
di Franco Maccioni

 

 

 

Il sole, ormai stanco di avermi concesso una giornata di lavoro, stava scomparendo in un magnifico orizzonte. Lavorai tanto quel giorno e nonostante le ossa rotte e dolori vari ero perfino soddisfatto.

La motozappa che in altri giorni non ne voleva sentire di mettere in moto e quel giorno, tirando con forza la cordicella, al primo colpo partì, pronta per fare lo slalom.

La lasciai in moto per un momento per salutare un amico che, in sella alla sua bicicletta, mi chiamava al di la del cancello della vigna. Nella chiacchiera intanto la motozappa continuava a farsi sentire, immobile e ben disposta a lavorare.

Non aspettava che dargli degli ordini per continuare a solcare la terra. Bastava azionare la leva “avanti” e sarebbe partita. Dopo qualche battuta con l'amico, tornai sul posto di lavoro.

Guardai l'orologio. Incominciava far buio. Misi a “Stop” la motozappa ma non voleva spegnersi. Le provai tutte. Si rifiutava di bloccarsi. Che fare? Stavo perdendo la pazienza.

Gridai a gran voce “Basta…basta!!”. Come d'incanto la ferraglia smise di funzionare... quasi sbuffando. Con le buone maniere a volte si ottiene tutto …o quasi. Dipende!!

 

COSTANTINO LONGU FRANCESCHINO SATTA POESIAS SARDAS CONTOS POESIE IN LINGUA ITALIANA