CONCLUSA CON UN LUSINGHIERO SUCCESSO LA MOSTRA DI MONZA PROFILI E PAESAGGI DELLA SARDEGNA DEDICATA ALLO SCIENZIATO MONZESE PAOLO MANTEGAZZA


Dopo oltre un mese di esposizione alla Circoscrizione tre di Monza, con migliaia di visitatori entusiasti,si è conclusa la mostra Profili e Paesaggi della Sardegna e della Lombardia, dedicata a Paolo Mantegazza il famoso Antropologo Monzese,che nel lontano 1869 scrisse il libro Profili e Paesaggi della Sardegna,decantandone le bellezze naturali e la bellezza delle Donne Sarde e dei loro costumi.La Mostra inaugurata il 25 marzo 2012 è stata organizzata dal Circolo Culturale Sardegna di Monza – Concorezzo – Vimercate, con il Patrocinio ed il contributo dell’Assessorato al Turismo del Comune di Monza,con il Patrocinio della Regione Sardegna Assessorato al Lavoro,della provincia di Monza e Brianza,del Comune di Concorezzo dove sarà inaugurata Domenica 6 maggio alle ore 11 in Villa Zoia,del Comune di Carloforte,dove sarà inaugurata il 13 Settembre, nell’ambito della proposta di un Gemellaggio Culturale tra Concorezzo e Carloforte.
Non poteva mancare inoltre il Patrocinio della FASI, la Federazione delle Associazioni Sarde in Italia.

 

Siamo molto entusiasti di questa mostra itinerante che vuole far conoscere alcuni angoli nascosti e alcune bellezze naturali, scolpite nelle rocce delle due belle Regioni, la Sardegna e la Lombardia e che sono state di arricchimento culturale anche per noi e per i nostri soci e ci ha fatto scoprire molte caratteristiche che non conoscevamo.
Nel 1993 su invito dell’allora Assessore alla Cultura di Concorezzo Claudio Villa,come gruppo di sardi emigrati a Concorezzo,organizzammo al Giugno Concorezzese, una serata sarda con cucina tipica in Villa Zoia, venne per l’occasione il Gruppo Folk Sant’Antonio di Seneghe,grande fu il successo sia per la cucina sia per il Folklore Sardo,
tanto che alla fine di Agosto – primi di Settembre,organizzammo una visita della Sardegna,con 65 persone,un pulmann e
due auto.Tra le varie località,di mezza Sardegna,facemmo una escursione a Barumini,per visitare La Reggia Nuragica,oggi dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO,scoperta da Giovanni Lilliu, l’Archeologo Sardo recentemente scomparso. Come arrivammo ai piedi del Nuraghe,un brianzolo sbottò: “Ma Carta,te me purtà sina a chi,per veder quatar sass”!!. Tradotto dal brianzolo: “Carta ci hai portati sin qui (lontano – Lontano), per vedere quattro sassi”.,!!.
Pensandoci bene oggi,a distanza di vent,anni,questa affermazione è piu che attuale....infatti la Sardegna, prevalentemente rocciosa racconta la sua storia,proprio attraverso i sassi e le rocce scolpite dalla natura e dal mare e con i suoi otto mila nuraghi,lasciateci in testimonianza dalla grande Civiltà Nuragica,3.500 anni fà.
la stessa leggenda della creazione della Sardegna,ci racconta che:

Quando il Signore si accinse a modellare la Sardegna, l’ultima terra, che doveva uscire dalle sue mani, si accorse che nella foga della creazione aveva consumato quasi tutta la materia necessaria alla sua impresa. Gli era avanzato un cumulo di granito. Dopo un attimo di perplessità Iddio sparse sul mare quelle ultime pietre e calcandole col piede fasciato d’un sandalo di fiamma, vi lasciò in eterno la sua impronta. Così nell’acqua solitaria nacque la prima forma di Ichnusa. Ma il Signore non si fermò qui. Non permise che questa sua creatura estrema affiorasse dalle onde come uno scoglio arido e brullo. E perciò dagli altri continenti e dai paesi che aveva già foggiato, Egli continuò a togliere leggermente con le sue mani armoniose, quel che mancava all’isola di pietra, foreste di roveri e d’elci, fiumi placidi e torrenti rissosi, pianure dolci di viti e di spighe, pascoli folti e propizi alle mandrie, dune bionde orlate di stagni pescosi, insenature popolate di tamerici e di palme, baie raccolte e ospitali per i naviganti. Il Divino Artefice toglieva a quei paesi e riversava, distribuendo sapientemente, sulla trama sassosa di Ichnusa. Alla fine Egli vide con letizia che l’isola di pietra per questa sua invenzione si era trasformata in una terra così varia e così ricca d’accenti, di colori e di prospettive da assomigliare quasi ad un continente. S’accomiatò dunque più sereno dall’isola, dove viveva la sua orma perenne, e riprese il viaggio per scortare ancora, come un pastore vigile, il suo gregge di stelle attraverso i pascoli del cielo. Particolare curioso, ha suscitato molto interesse ed è stato il quadro piu visto e commentato quello de:
“Su Para e Sa Mongia”. Ossia il frate e la suora, che scapparono per amore dal proprio monastero e furono pietrificati per questo peccato .I Menhir di Su Para e Sa Mongia (il frate e la monaca, in lingua sarda), si trovano in un'area pianeggiante, presso lo stagno di Santa Caterina, sull'istmo che collega da tempi recenti la terraferma sulcitana con l'isola di Sant'Antioco, nella Sardegna sud-occidentale..

Così, o pressa poco, raccontano i sardi la nascita della Sardegna e la favola esprime in questo modo fantasioso la meraviglia e la commozione del loro cuore d’innanzi a quest’isola, che muta e trascolora ad ogni nostro passo come un mosaico bizzarro. Secondo la leggenda che abbiamo narrato, la Sardegna fu l’ultima terra germogliata dalle mani del Signore. Poiché dalla lunga fatica per plasmare il resto del mondo, era avanzato appena un mucchio di pietre, solo con queste Iddio fece nascere dal mare la sua creatura estrema. La pietra ha infatti una sua incidenza imperiosa nel paesaggio sardo, i suoi diluvi abbracciano sconfinate distese. Dalla Gallura al Campidano, dal golfo occidentale di Oristano al golfo di Arbatax aperto a levante,Prendendo a spunto il libro di Mantegazza,abbiamo voluto far
conoscere con 70 quadri con foto e gigantografie,la grandezza di due Civiltà,quella sarda Nuragica e quella Lombarda-Camuna.Anche la Civiltà Camuna ha lasciato incisa nella Roccia la sua antica storia,con migliaia di Graffiti,tanto che la Rosa Camuna è stata adottata dalla Regione Lombardia a suo stemma e a bandiera ufficiale della Lombardia.
Anche i graffiti della Valle Camonica,sono stati dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.

La Mostra dopo Monza,sarà inaugurata a Concorezzo,Domenica 6 Maggio, 2012 alle ore 11, nella prestigiosa sala Mostre di Villa Zoia,alla presenza delle Autorità di Concorezzo e speriamo di Carloforte e della Sardegna. A rappresentare la FASi, ci sarà il Dr. Paolo Pulina dell’esecutivo della FASi, giornalista pubblicista,che ci parlerà anche di Paolo Mantegazza – Nato a Monza nel 1831 e scomparso a San Terenzo – Lerici nel 1910.
Dopo la Festa Sarda di Osnago 1-2-3 Giugno, Per ricordare e onorare questo famoso scienziato, il 24 Giugno,faremo una Gita Sociale proprio a San Terenzo-Lerici,per uno scambio culturale con Monza.Successivamente,forse a settembre, quando verrà pronta la sala mostre del Castello di Lerici,la Mostra Profili e Paesaggi della Sardegna e della Lombardia,sarà esposta anche a San Terenzo, in collaborazione con la Proloco di San Terenzo..... per ricordare e onorare Paolo Mantegazza.. e far conoscere anche li un pò di Sardegna.....
e per proseguire con gli scambi culturali e d’Amicizia tra le Regioni.

Grazie dell’attenzione e cordiali saluti dal circolo Culturale Sardegna di Monza-Concorezzo- Vimercate.
info: Tel. 3389504767 - www.circolosardegna.brianzaest.it

03-05-2012