SONNO
             Rapiscimi sonno,
              fammi abbassare 
              le palpebre oppresse
              
              Conducimi sulle tue ali
              argentee e divine
              in quel mondo 
              dell’infanzia 
              che non ho mai goduto,
              neppure nel sogno.
              
              Inducimi, sonno dorato,
              ad assaporare un’esistenza
              tutta brillante,
              tutta libera,
              tutta per me:
              una vita non incatenata
              dai pesanti anelli
              della mia realtà.