Pioggia
di Dionisio Salvi

Il nebuloso cielo
lamica già. La pioggia fitta e lenta
inumidisce l'essere terreno.
Per poca cosa, l'uom che non è in casa,
è soggetto, secondo il mio parere,
a rendersi di mal la vita invasa.

S'egli non cura il morbo
della possanza sua resterà orbo.

Tale, fanciulla, è il mio malato cuore.
La pioggia del tuo amore,
rigida come brezza
più non lo scalda,
né la speranza a carezzarlo avvezza
l'illude più:
prova immenso dolore
e assai soffrendo muore.

Questa poesia, è stata inviata da Luciano Canfora, Responsabile della rivista "Il Notiziario", mensile di attualità del C.C.R.S. Circolo Culturale Palazzo di Giustizia di Roma. La stessa poesia è pubblicata all'interno della rivista nella sezione: "L'Angolo della Poesia", nel numero di agosto-settembre.

 

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