Pellegrinaggio al Monte Athos
di Mons. Pietro Meloni


D a f n i !
Al tuo porto di luce
approdiamo sognanti
assetati di ascendere
al sacro Monte Athos
paese della pace
regno della preghiera
oasi del “silenzio”.

Esychìa !
Mistero del silenzio!...
Nel “silenzio” la voce
di Dio Padre e del Figlio
melodia dello Spirito
risuona già nel cuore
degli “uomini di Dio”
ai piedi di Maria.

Si accende il “sacro monte”
e una luce soffusa
inonda il tempio arcano
del gran “katholicòn”
ove nella penombra
palpita la preghiera
che sale come incenso
fino al trono di Dio.
Traspare nelle icone
il volto di Maria
e il suo dolce sorriso
trasfigura d’incanto
il mite sguardo dei monaci esultanti
nell’estasi celeste.

Nel cuore della notte
scende dall’alta vetta
la voce dell’Eterno! …
Si risveglian le celle
abitate dagli uomini
e il cenobio all’unìsono
chiede perdono a Dio
ravvivando l’amore
la fede e l’unità.
Kyrie eleyson,
Kyrie eleyson, Kyrie eleyson!…

Una candela accesa
che si consuma lenta
illumina gli sguardi supplicanti ...
È immagine di Cristo
che muore sulla croce
per abbracciare il mondo
e donare il suo Spirito.

Prega e lavora, o figlio!
Miele soave
i Salmi
soffio divino sulle labbra umane
addolciscono i cuori
e l’acqua delle fonti
benedice gli oranti
che parlano con Dio
contemplando il suo volto
all’alba ed al tramonto.

Ora
parla anche a noi la voce:
“Viandanti dello spirito
ardenti di speranza
chi cercate quassù?”.
“Perché siete saliti
al nostro sacro monte
di luce e santità?...”.

“Noi cerchiam solo Te!
Te, Padre Pantocrator,
e il tuo figlio Gesù!”.

Ti abbiamo oggi incontrato
tra le palme e gli olivi
nei boschi e nei ruscelli
negli orti e nelle vigne
nel vento delle valli
nel profumo del mare.
Ti abbiam visto negli occhi
dei tuoi santi eremiti
lieti nel sobrio pasto e nel digiuno
che con voce sommessa
parlan sempre con Te.
Ti sentiamo vivente
nel pane dell’altare
nel tuo pane d’amore
nel pane della vita
profumo eterno d’immortalità.

Abbiam fame di Te!...

Squilla il bronzeo “simantron”
e il “talantos” ridesta
nel risuonar dei legni
la sete di preghiera
chiamando i pellegrini
al prodigio del canto
al giubilo di Dio.

“La nostra patria è il cielo!”
ci confidano i “santi”.
La serena armonia del monastero
è un paradiso in terra
aroma che si effonde
e attira tutti a Dio
alla sua libertà.

“È bello stare qui
con Mosè e con Elia
e con i santi apostoli!”.
Sì, è bello e soave
vivere con Gesù
sul monte sacro a Dio
nell’Athos dello spirito
che giorno e notte illumina
la Trasfigurazione.

È un raggio del tuo Sole
è un tozzo del tuo Pane
è un baglior del tuo Cielo.

31 agosto 2017