Chiusi sensi a materiali 
              forme
              librato ho il pensiero mondo,
              per cercare, con pure ali,
              mistiche parole,
              in dialogo fecondo,
              tra Te, Fautor di vita vera
              e l'anima mia che in Te spera.
              Il mio umile favellar Ti sia accetto,
              d'amor testimonianza
              per Cristo, il figliolo Tuo diletto
              del sacrificio sulla Croce,
              umana riconoscenza.
              Al Tuo seguito, il mio pensier
              in Gerusalemme ,brama entrare
              con fervor di processione,
              la mia mano 
              stretta in quella del fratello
              povero, sofferente,
              abbandonato, indigente,
              “Osanna nei cieli immensi”
              in Tua lode, cantare.
              Sollevando palme e ulivi,
              è mio desio omaggiare,
              la Tua vittoria sulla morte,
              tenendo per mano
              chi, alla fine del terreno calvario,
              si appressa alle tue porte.
              In Te, che sei Padre, Figlio e Spirito Santo
              spontanea preghiera elevo
              libera da material incanto, 
              in rinnovata Fede, amor e pace
              di quel patto
              tra Te e gli uomini,
              con la Pasqua di Cristo,
              sugellato.
              Per ringraziarTi dei segni
              del Tuo paterno amore',
              termini eccelsi avrei voluto usare,
              però,
              accetta queste modeste parole
              sono frutti del mio cuore.