Mio caro Verlaine
              di Michela Zanarella
            Ho visto la luna camminare
              a piedi scalzi sulla mia mente
              - come un discreto lampo bianco
              sul mare -
              ed ho sognato te, mio caro,
              che ridevi dell'amore vecchio
              come un pazzo rinchiuso nella sua disperazione.
              Oh, io soffro, soffro accanto 
              alla tua anima indignata
              da fastidiosi malefici.
              Così, dei tuoi neri convulsi
              ascolto ogni melodia
              e con rispetto lodo i grigiori lontani
              che brillano nel cielo.
              Amo la malinconia orgogliosa
              dei tuoi occhi ribelli,
              vagabondi nemici di un cuore
              in fiamme.
              Immaginate ch'io sia il vento
              che incide un rosso tramonto
              in omaggio alla poesia.
              Voi ed io, vittime di un perfido
              gioco di follie.