Mare nostrum
di Mons. Pietro Meloni

IL MARE

Un’esile barchetta
a vele spiegate sulle onde
ti fa gustar nel sogno
il viaggio della vita.
L’infinito incanto dell’azzurro
si specchia sui tuoi occhi incontentabili
e nell’immensità
senti suonare la voce del mare
musica dolce che allieta l’anima
mentre lo zefiro sereno
ti reca la magia del suo profumo.

L’ardimento del cuore
ti spinge a sciogliere gli ormeggi
per volare sulle ali del vento
nei giorni limpidi del cielo
e nei giorni del tonante maestrale.
È ormai tardi
per fare il timoniere
ma un arcano cantuccio
nell’umile barchetta
spalanca uno spiraglio di mare
e il venticello leggero
accarezzando il tuo volto
rasserena lo spirito.

Duc in altum !
Scaturisce dall’acque
la voce del divino ammiraglio
che ti fa ritrovare il coraggio
di veleggiare ancora.
Le insidie del “mare crudele”
nascondono tesori scintillanti
regalo dell’Eterno a noi mortali.

Nel deserto del mare
infinito ed azzurro come il cielo
al confine ti aspetta
un’oasi di freschezza
approdo amico che non spegne
la sete di tornare e ripartire
per sconfiggere tutte le tempeste.

Il mare è libertà
sussurro nella penombra
sirena affascinante
che avvolge i labirinti del cuore
voce che ti chiama
a scoprire i profondi segreti
dei suoi sconfinati orizzonti
e a librarti nel cielo
tra candidi gabbiani e cormorani.
Maestro di vita il mare
t’insegna l’essenziale per vivere:
un pane e due pesciolini.

L’abbraccio tra il mare ed il cielo
ti promette il sapore ammaliante
e il respiro dell’amore.
Il tramonto rosseggiante sul mare
tra mille colori evanescenti
s’immerge
nell’oceano palpitante del cuore.
La stella polare nella notte
dall’alto delle immense galassie
ti fa ritrovare la strada.

E la luna
tra le pallide nubi sorride.