Raggi…attraversano
              incostanti certezze
              spesse di tempo
              tra le ore sospese
              in immobile fuga.
              Dura…tenace
              il doloroso stupore
              che patisce muto
              l’incompresa meta.
              Cielo…intuito
              ostaggio di nuvole
              sfilacciate, in divenire
              respira su formicolante
              ermetica umanità
              tesa verso soggettivi
              misteriosi traguardi.
              Palpitante…ceruleo
              lenzuolo liquido
              disteso…proteso
              intravede approdi
              e orizzonti appresi,
              remi…coesi
              su scalmi abrasi
              per l’insistente andare
              sul quotidiano moto.
              E’ quasi sonno, adesso 
              sotto il raggio deciso
              che allarga coltri
              sul caldo bisogno
              sull’umana attesa
              sospesa…sul capire.