Assordante 
              astinenza.
              La testa gira, nausea avanza,
              labbra e lingua inaridite,
              affannano inseguendo linfa,
              olfatto striscia fiutando
              profumo di pelle distillata,
              occhi storditi,
              navigano in mari burrascosi,
              onde di piacere s'innalzano,
              inondando corpo asciutto.
              Impellente bisogno, urge
              una dose massiccia di essenza azzurra,
              il tuo seme è dolce droga
              per i sensi primordiali,
              lo inietto nelle vene scottanti,
              fluido si espande
              generando un'esplosione infernale.
              Voglio liquefarmi goccia a goccia,
              piovere sul tuo corpo nudo
              che attende,
              bevi l'umore vivo,
              fluisce dal profondo,
              per dissetare la tua voglia di me.
              Come un fuscello scosso da vento caldo,
              l'anima freme dei tuoi aliti roventi,
              scuotono brandelli di carne,
              che invocano il tuo nome.
              Orgasmi cicatrizzanti e repentini,
              si sperdono
              nel silenzio urlante
              di sospiri irregolari,
              si mescolano
              nell'agonia muta
              di baci affamati,
              s'infiltrano
              nella carnalità procace
              di mani ingorde.
              Non esiste disintossicazione,
              per questa dolce droga,
              risuona nelle alcove celate,
              continuo a drogarmi,
              perché è perno vitale,
              di questa scarna esistenza
              gravida di peccati più sontuosi.
              Non voglio morire,perciò,
              pecco, godo e vivo.