Amica
di Vincenzo Pisanu

Non cogliere
con le mani protese
l'ultima rosa bianca
dal mio ramo,
ti pungeresti...
Non carezzare
con la tua veste rosa
le mie fronde ingiallite,
sarebbe
lacerare un ricamo.
Non frugare
per gioco crudele
sotto la mia terra arsa,
troveresti
una sorgente di lacrime,
ti bagneresti...
Non strappare
con un attimo fugace
l'ultimo velo di dolcezza
rimasto, mi lasceresti
soltanto l'amarezza
di un muro d'ombra,
ultima perla nera
del mio scrigno.
Cammina leggera
sopra le mie radici povere
e passa...
Il profumo che senti
non è primavera,
svanirebbe nel vento
quando le prime piogge
bagnano la polvere,
e la terra
diventerebbe fango.