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            A due Amici nuoresi(A Franceschino Satta e Giovanni Piga)
 Vi ammiro e vi amo, amici 
            poetiche esprimete in lingua nuorese
 -la più bella per me fra le parlate sarde-
 i fremiti profondi della vostra umanità
 che ha il sapore e il profumo della nostra terra
 ma sa spaziare al di là dei suoi confini
 perché scruta nei meandri dell’anima
 la nostra essenza di creature planetarie.
 La vostra poesia è creazione
 al tempo stesso spontanea e sofferta
 dove la natura è colta nel suo linguaggio
 ch è dolce o terribile come quello dell’uomo.
 Tu, Franceschino Satta, sarai sempre giovane
 perché in questo mondo fetido d’ inganni
 conservi la forza di sognare
 e vinci i veleni che intossicano lo spirito
 lottando con le tue spade di sole.
 E tu, Giovanni Piga, che sai ascoltare
 la voce delle piante e degli animali
 e segui la scia di luce delle stelle
 quando pensoso ti interroghi
 con la tua dolente modernità
 senti nel vuoto dell’infinito
 il dubbio di pietra che tormenta l’anima.
 Vi sento vicini, cari e grandi poeti,
 anche se io scrivo in italiano.
  Lucia 
            Pinna  |