SU CUNCORDU BOLOTHANESU "TOTTOI ZOBBE"

Su Cuncordu a Bolotana nel '93

 

Concerto sotto le stelle

Bolotana. Tra gli spettacoli proposti a Bolotana per le calde serate d'estate, con il doppio scopo promozionale e turistico, contribuendo così, a richiamare nella splendida vallata ai piedi della catena del Marghine, un numero sempre più crescente di turisti è il "Concerto sotto le stelle" che si terrà venerdì 9 agosto dalle ore 20, nel parcheggio  dell'autostazione, con la presenza della luccicante Maria Giovanna Cherchi. La brava cantante bolotanese, presenterà nel suo paese, il nuovo spettacolo, nato recentemente, dalla collaborazione artistica con Piero Marras e Paolo Pillonca. Sarà della serata anche su "Cuncordu Bolothanesu Tottoi Zobbe" ambasciatore nel mondo delle minoranze etniche. L'organizzazione dello spettacolo è curata dal dinamico Giuseppe Giana, titolare del bar "Autostazione", che per l'occasione, ha predisposto per il buon palato di tutti, una serie di specialità gastronomiche annaffiate con dell'ottima birra. Bolotana,

Luigi Ladu 08-08-2002

 

05-03-2002 12:58
CONCORSO DI POESIA IN LINGUA SARDA

BOLOTANA. L'associazione culturale “Cuncordu Bolotathanesu” in collaborazione con il comitato dei festeggiamenti in onore dei santi Bachisio ed Isidoro, ha bandito il concorso in lingua sarda di poesia e prosa intitolato al poeta bolotanese “Costantino Longu” deceduto nel ’78 a 74 anni, di cui lo scorso anno si è pubblicato un libro postumo “Rimas mias”. Al bando, possono partecipare tutti i sardi anche non residenti in Sardegna, con opere in Logudorese comune. Il concorso si articola in due sezioni: “Poesia” e “Prosa”: ciascun concorrente potrà partecipare ad entrambe le sezioni con una sola opera. Le opere devono pervenire all’associazione turistica Pro loco improrogabilmente entro le 12 del prossimo 4 aprile 2002. La cerimonia della premiazione avverrà nell’ambito dei festeggiamenti in onore di San Bachisio e Sant’Isidoro, il prossimo 12 maggio. La giuria sarà presieduta da Enzo Espa. (lu.la.mac)

 

“Su cuncordu” canta al festival di Normandia
(L'Unione Sarda 1 Luglio 2001)

Bolotana. Su Cuncordu Bolothanesu (gruppo Tottoi Zobbe), continua nella sua ricerca culturale, attraverso il confronto con altre culture minoritarie. Con l’associazione internazionale Minores, ha avuto modo di proseguire in quel cammino che li ha portati a stringere rapporti sempre più forti con popoli e culture in qualche modo negate e spesso combattute dalle nazioni cui appartengono. Su Cuncordu
Su Cuncordu
è reduce da una importante tournée in Francia, nel sud della Normandia. Della loro spedizione ha fatto parte anche il poeta sardo Alberto Masala, fondatore dell’associazione Minores che, assieme al gruppo di Bolotana, ha presentato le sue ultime attività. Tra questi lavori ci sono alcuni testi tratti dal libro “Mediterranea” (edito da Maestrale), mentre un secondo lavoro s’intitola “Taliban”. Si tratta di un testo a favore delle donne afgane costrette dai Talebani (gli integralisti islamici) a vivere in condizioni di vera e propria precarietà.
Entrambi i lavori sono realizzati con Fabiola Ledda, artista visuale, e Antonio Are, artista vocale, componente de Su Cuncordu Bolothanesu. La collaborazione di Alberto Masala con i tenores di Bolotana è ormai ben consolidata da anni d’attività. Suoi sono, infatti, i testi che il gruppo porta in tutte le piazze.
Al festival era presente anche un altro artista sardo: Tore Panu all’organetto diatonico. Quest’ultimo è fondatore e attuale presidente della “Scuola Popolare di Musica” Ivan Illich di Bologna.
La rassegna folcloristico-musicale al quale ha partecipato il quartetto proveniente dal paese del Marghine è organizzato nella città di Menilles e conta su una notevole partecipazione di pubblico e artisti. Quest’anno è stato vinto da un gruppo tradizionale Bretone, ma significativi riconoscimenti sono andati anche a gruppi e formazioni provenienti da altre regioni del Mediterraneo.
Il festival “La Rive Gauche” si svolge all’interno di una festa tradizionale: tutto ruota attorno a un enorme falò sul quale ogni anno è immolata ritualmente una scultura di Badia.
Il gruppo di Bolotana, che ha partecipato positivamente alla rassegna, è composto di quattro elementi: Tinu Careddu (boghe), Franco Nieddu (mesa oghe), Antoni Are (bassu), Tonino Pireddu (contra). Quest’ultimo torna a cantare dopo una lunga inattività dovuta a problemi di salute.

Luigi Ladu

 

Tenores di Bolotana, canti da ambasciatori
(L'Unione Sarda 23 Maggio 1997)
 

Bolotana. Costituitosi intorno agli anni Settanta con l'obiettivo di divertirsi e nello stesso tempo di salvaguardare le tradizioni, "Su cuncoiirdu bolotanesu" si è conquistato una solida fama tra i gruppi impegnati nel canto a tenore. Molte voci si sono alternate nel quartetto fino al 1983 quando si stabilizza la "formazione" attuale: Antonio Are (basso), Tonino Pireddu (contra), Franco Nieddu (mezza voce) e Tino Careddu (voce).

Con l'assestamento del gruppo si sono evolute le ricerche e gli scambi con le varie culture dei popoli del Mediterraneo. Combattendo soprattutto la mercificazione del folclore manipolato e presentato in modo martellante nei vari circuiti per realizzare soltanto profitti dove ogni appuntamento rischia di perdere ogni valenza culturale. Le ricerche del gruppo effettuate, li ha portati ad incidere per etichette legate alla tradizione sarda e a partecipareo alle più importanti feste e rassegne di musica etnica in Sardegna, Italia e Europa (Francia, Gran Bretagna, Olanda e Spagna).

Da qualche annoil "Cuncordu bolotanesu" è presente anche nei circuiti della musica culturale, a Bologna, nella scuola di "Ivan Illich" e nelle università come quella di Dams. Notevoli sono le partecipazioni ai progetti come "Horizontal radio" con registrazioni della Rai, ai festival come quellio di St. Etienne "Les Oleilles" e la "Notte Tribale" anche questa ripresa dalla televisione pubblica. I cantori di Bolotana sono inoltre fra i promotori del progetto "Minores" in tandem con Alberto Masala, esperto di culture etniche di tutto il mondo e collaboratore delle maggiori pubblicazioni europee, logudorese di nascita che da circa venti anni vive a Bologna. In omaggio alle minoranze etniche, a chi non ha voce o visibilità a chi ancora oggi vede messa in discussione anche la possibilità di permanenza pacifica e autonoma sulla propria terra, a tutti quelli a cui viene impedito di parlare liberamente la propria lingua.

Per Minores "Su Cuncordu bolothanesu" esegue i testi del poeta Masala, all'interno di una scultura in rame di forma trapezoidale delle dimensioni di due metri e mezzo di altezza per quattro di circonferenza, realizzata dallo scultore Antonio Roca (Metal Permanent Factory). Una esperienza culturale diversa e stimolante. Come il successo ottenuto lo scorso anno a "Liangollen" nel Galles: insieme al gruppo di ballo "Su 'e Ortachi" in occasione del festival internazionale della musica etnica, i cantori di Bolotana si sono visti assegnare il terzo premio dopo i rappresentanti di Portogallo e Croazia.

Oltre agli studi eseguiti dal quartetto, sono state determinanti le amicizie di esperti come Alberto Masala, sempre presente agli appuntamenti importanti: Lance Henson ("Tasso che Camina") un indiano della tribù dei Cheyenne laureato in letteratura, Serge Pey Occitano di Tolosa poeta che scrive le sue poesie sui bastoni di castagno, fondatore delle riviste "Emute" e "Tribu" e autore di lavori singolari nella poesia contemporanea francese: il suo dire basato sulle tracce, l'ha condotto ad approfondire i fenomeni di possessione e di depossessione nella pratica orale della poesia, è il fondatore del festival interanazionale di Toulouse.

Antonio Are uno dei leader del gruppo, mutilato ad una mano e cieco dall'età di 11 anni per l'esplosione tra le mani di un residuo bellico, laureato in pedagogia e prossimo alla seconda laurea in filosofia, con estrema dignità afferma: «Attraverso la nostra cultura dobbiamo dimostrare a tutto il mondo che abbiamo voce e arte, che siamo in grado di presentare schemi e moduli culturali». «La Sardegna è la culla del Mediterraneo», continua Are, «e nel Mediterraneo dobbiamo riprendere a dialogare con le varie etnie presenti. La nostra isola deve lasciare un profumo per tutti, non soltanto momentaneo, come fanno le rose, ma perenne». (LUIGI LADU)

  Foto di M. Golfieri