Il Giovanni Piras trovato da una giornalista argentina e
da un gruppo romano non è il nostro Giovanni Piras di Mamoiada

A seguito degli articoli pubblicati su due giornali, dove alcune persone dichiaravano di aver ricostruito la vita di Giovanni Piras di Mamoiada, oltre alle interviste che ho già rilasciato per smentire in modo fermo e documentato il supposto ritrovamento, incitato dai miei cari paesani e dalle lettere di moltissimi emigrati lontani dalla Sardegna, che nella figura del nostro Giovanni Piras vedono un storia positiva, quasi come fosse una carezza verso la loro dura emigrazione, oggi mi sento in dovere in nome della verità, di cronaca ma soprattutto morale, di scrivere questa lettera aperta, per chiarire in modo chiaro e definitivo la mia posizione.

Premetto che appena ho saputo della notizia di questo supposto ritrovamento del nostro Giovanni Piras, mi sono sentito liberato da un compito che oramai da 30 anni con l’aiuto della mia famiglia e con la collaborazione di molti amici ed emigrati porto avanti.

La notizia del ritrovamento di Giovanni Piras , significava per me essere finalmente liberato da una parola che avevo dato a me stesso e ad alcuni parenti per aiutarli a ritrovare il loro caro.

Voi che leggete questa lettera, sapete bene cosa significhi per un sardo dare la parola, poiché una volta data, occorre lottare anche per difenderla, significa affrontare a testa alta con coraggio e pazienza ogni atto che si ritiene ingannevole e illusorio.

Anche in questo particolare momento ritengo necessario chiarire per l’onore e la dignità delle varie famiglie Piras, che la volontà verso la ricerca del loro Giovanni Piras, non era per poter avere una eventuale eredità, ma solo ed esclusivamente affinché un giorno potessero posare un fiore sulla tomba del loro parente.

Leggendo con attenzione il giornale con la notizia del supposto ritrovamento, mi sono reso subito conto che il Giovanni Piras che aveva trovato il gruppo argentino - romano, seppur attribuendolo come al nostro Giovanni Piras di Mamoiada, era in realtà un altro Giovanni Piras, anche lui purtroppo portato via lontano dalla Sardegna in Argentina dal vento gelido della emigrazione.
Il dramma della disoccupazione e della miseria aveva sacrificato anche lui, costellando di migliaia giovani sardi le lande desolate dell’immensa Patagonia.

Tante sono le vite dei vari Giovanni Piras che in questi lunghi anni ho ricostruito. Negli anni in cui il nostro Giovanni Piras era partito da Mamoiada cantando canzoni di addio, tanti altri Giovanni Piras furono costretti con la tristezza nel cuore a lasciare la Sardegna, emigrando soprattutto in Argentina e Paraguay.

Storie di ragazzi di ogni luogo della Sardegna, che hanno vissuto lontano con una nostalgia infinita verso la nostra Terra, storie costruite con il sacrificio del lavoro e con l’orgoglio di essere e rimanere sempre sardi.

Storie che difficilmente potranno essere capite da chi abita fra le città del potere e non sa che esistono sentimenti più solidi di quel miraggio che si è cercato di creare dentro le sequenze di una pellicola.

Riassumendo gli articoli, il gruppo argentino-romano dichiara che il Giovanni Piras da loro trovato morì il 15 giugno del 1959 attribuendolo come fosse il nostro di Mamoiada.

Inoltre per rendere più credibile la loro “ scoperta “, insieme a queste date, fanno pubblicare a corredo dell’articolo, anche una fotografia che ritrae Giovanni Piras seduto insieme ad altre persone.

Leggendo l’articolo, in un attimo mi sono detto, questa fotografia l’ho già vista, mi chiedevo però quando e dove, i ricordi cercavano di farla venir fuori dal turbinio dei documenti che oramai in 30 anni avevano scolpito la mia memoria.

Ho ripassato veloce come i fotogrammi di un film dove potevo aver visto quella immagine, poi come un colpo di flash, ho trovato la risposta, si quella foto apparteneva a Giovanni Piras, ma non al nostro di Mamoiada, ma ad un altro Giovanni Piras.

Inizio a cercarla, poi finalmente eccola, dentro un vecchio raccoglitore dove conservavo le notizie e i documenti inutili, forse il destino voleva così, finalmente era li fra le mie mani.

Questo Giovanni Piras morto il 15 giugno 1959 al quale il gruppo argentino - romano attribuisce la nascita a Mamoiada era però nato il 24 marzo del 1894, si era sposato il 17 novembre del 1920 all’età di anni 26, la cui mamma aveva il cognome Meloni, mentre invece il nostro Giovanni Piras di Mamoiada era nato il 26 marzo del 189I ed il cognome della sua cara mamma era Massidda

E pensare che più di una volta quando ero stanco della ricerca, stavo per buttare via tutto, adesso invece quella semplice e anonima immagine mi ritornava utile per togliere un tassello già abilmente incastrato in un finto mosaico che alcune persone di nascosto e con molta arte stavano costruendo.

Per togliere ogni dubbio, a conferma della verità che ho scritto, pubblico le copie di alcuni certificati che appartengono al Giovanni Piras che il gruppo romano-argentino vuole attribuire come fosse il nostro di Mamoiada.

- certificato di morte di Giovanni Piras, morto il 15 giugno del 1959,

- certificato di matrimonio del 17 novembre del 1920 che si sposa con Maria Marenco (oltre a questo ho anche copia fatta alla pagina originale dell’atto di matrimonio dove risulta che Piras Giovanni di anni 26 compare nell’ufficio di stato civile per le formalità del rito. )

- Sia in questo certificato che nell’estratto di matrimonio, il Giovanni Piras risulta essere nato il 24 marzo del 1894, ed in entrambi si può leggere che la mamma aveva il cognome Meloni e non Massidda come al nostro di Mamoiada


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Questi documenti, insieme ad altri, li ho avuti 6 ( sei ) anni da una delle 3 sorelle Piras, figlia del Giovanni Piras lo stesso che ha trovato il gruppo argentino-romano.
Le sorelle Piras sanno con certezza che il loro padre non proveniva da Mamoiada, in quanto una di queste figlie nel dicembre del 2000 venne anche a Mamoiada con la speranza di poter trovare i parenti del loro padre.

Purtroppo dopo una visita nel nostro municipio, capì che il loro padre non era lo stesso nato a Mamoiada , anche se il gruppo argentino - romano vuol farlo passare per tale.

Così come d’improvviso in solo giorno era volata via la nebbia che avvolgeva la storia Peron-Piras,
nello stesso modo adesso riavvolge l’enigma, ed il forte vento delle pampas ritorna a soffiare a Mamoiada e fra le case della Sardegna riportando nuovamente il mistero .

Oramai è certo e documentato che hanno sbagliato Giovanni Piras, Erano finiti in una strada che io avevo già percorso 6 anni fa, quando nonostante tutto cercavo ancora dove fosse finito il Giovanni Piras di Massidda Marianna il nostro caro Giovanni Piras di Mamoiada..

La mia considerazione sui fatti che sono avvenuti è questa : sarei contento che si venisse a sapere dove e come aveva vissuto il nostro compaesano, ma che sia il vero Giovanni Piras, perché questa scoperta deve essere fatta con serietà,. ma soprattutto senza creare false illusioni verso i parenti


Ringrazio tutti per l’attenzione che avete sempre riservato e con questo occasione, rinnovo ancora una volta la richiesta affinché a Mamoiada possa essere istituita una “ Casa museo dell’emigrato “, dove si possano conservare documenti e fotografie inerenti a tutti gli emigrati della Sardegna . Una casa Museo che venga dedicata a “ Giovanni Piras ed a tutti gli emigrati “.

Peppino Canneddu


Copia della pagina n. 1 del registro civile dove in data 17 novembre 1920
Giovanni Piras all’età di anni 26 si sposa con Maria Marenco

Pagina 1 del regsitro

 

Questa pagina l’ho ricevuta da un amico e mi invita a seguire altre tracce ed a scoprire un altro mistero. Però a me per adesso me ne basta uno.

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Sulle tracce di :


Sulle tracce di …. Giovanni Piras

Sulle tracce di. ….. €uro : 888.903,00 ( €uro. Ottocento ottanta otto mila , zero zero )