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      LA RIFORMA 
        AGRARIA: STORICO PROGETTO DI TRASFORMAZIONE RURALE 
        DALL’ETFAS ALL’ERSAT E ALL’ATTUALE AGENZIA LAORE 
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      Negli immediati anni 
        successivi al Secondo conflitto mondiale il governo italianio -a guida 
        democristiana e anche attraverso l’utilizzo di fondi economici americani- 
        avviò una profonda opera di ricostruzione di tutte le strutture 
        economiche del paese. Le scelte prioritarie favorirono industria ed edilizia, 
        contribuendo così ad evidenziare gli squilibri e la sofferente 
        economia rurale delle regioni meridionali e delle isole. 
        In Sardegna, mentre sta per concretizzarsi l’istituzione dell’Ente 
        Regione autonoma con Statuto speciale, nel 1947 si crea l’organizzazione 
        ERLAAS, per la lotta antianofelica, voluta da un piano della Rockfeller 
        Foundation (istituzione filantropica americana in attività dal 
        1913) per un bacino chiuso del Mediterraneo. Grazie alla disinfestazione 
        integrale di campagne, stagni, ruscelli e sorgenti, si debellerà 
        l’atavico flagello della malaria e riconsegnerà bonificate 
        delle zone tradizionalmente insalubri alle attività economiche 
        agricole. Nel 1948 è promulgato lo Statuto e l’anno successivo 
        si hanno le prime elezioni del Consiglio regionale sardo. A caratterizzare 
        il 1949 sono i moti contadini (a Sa Zèppara nel Campidano e nella 
        Nurra e Goceano con numerosi arresti di dirigenti sindacali, zoronateris 
        e massaios; ad Illorai verranno arrestati, nella piana di Iscra, diversi 
        pastori-contadini e una donna in avanzato stato di gravidanza che manifestava) 
        per l’occupazione delle terre, che significano “un deciso 
        risveglio delle masse popolari sarde, consapevoli del loro diritto di 
        partecipare, come protagoniste, al rinnovamento delle strutture produttive 
        e dell’intera società isolana”. La “nuova coscienza 
        popolare”, capace di rappresentare con la lotta le aspettative di 
        carattere politico e sociale, favorì nel 1951, con uno “stralcio” 
        dalla legge di riforma agraria nazionale, la creazione nell’Isola 
        dell’ETFAS, Ente per la trasformazione fondiaria e agraria in Sardegna. 
        La riforma agraria (conosciuta come la “riforma Segni” e gestita 
        dalla Coldiretti di Bonomi anche da fruttuoso mezzo di raccolta del consenso 
        elettorale per la DC) si proponeva di dare una radicale risposta alla 
        diffusa “fame di terra”; modernizzare gli arcaici ed arretrati 
        sistemi colturali e pensare alla ridistribuzione della proprietà, 
        in un’Isola cui l’1,7 dei proprietari fondiari possedeva il 
        57% della superficie agraria. L’ETFAS avvia in Sardegna ben 271 
        piani di trasformazione (17 invece i progetti dell’Ente Autonomo 
        del Flumendosa, contemporaneo all’ETFAS) su un’estensione 
        totale di 75.213 ettari. I piani, ripartiti nelle tre province (CA-SS-NU) 
        significarono dissodamenti, bonifiche e creazione di infrastrutture. Nella 
        prima fase attuativa, tra il 1952 e il 1954, si costruirono 21 borgate 
        rurali, scuole, acquedotti, elettrodotti e una rete di strade di bonifica 
        e interpoderali. Lo storico progetto di trasformazione, con l’assegnazione 
        di oltre tremila appezzamenti fra poderi e quote, vedeva concretizzare 
        gli ettari bonificati in seminativi asciutti ed irrigui, in colture legnose 
        ed in un incremento migliorativo dei pascoli. L’ETFAS, con l’assegnazione 
        dei terreni ai contadini, sembrò rianimare l’agricoltura 
        sarda. Intanto, per alchimie politiche regionali e nazionali, maturava 
        il Piano di Rinascita e l’accelerata industrializzazione della Sardegna… 
        con il sempre costante fenomeno dell’emigrazione a indebolire di 
        risorse umane, a compromettere la possibilità di riscatto e capacità 
        di vera ripresa economica e sociale dell’Isola. La struttura ETFAS 
        -negli anni perde la potenzialità originaria e i risultati dell’operazione 
        si dimostrarono contraddittori- viene radicalmente modificata e nel 1984 
        diventa ERSAT (Ente Regionale di Sviluppo e Assistenza Tecnica in Agricoltura); 
        infine, dal luglio 2007, gran parte del personale è confluito nell’agenzia 
        LAORE SARDEGNA, che opera l’attuazione dei programmi regionali in 
        campo agricolo e per lo sviluppo rurale. E’ ormai storia d’oggi! 
        (25-03-2012)  |