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         VALORIZZAZIONE DEGLI 
        ANTICHI MESTIERI DELLA TRADIZIONE ARTIGIANA - PRESENTATO A CABRAS IL PROGETTO 
        INTERREGIONALE ////////////////////////////     Presentato a Cabras -alla presenza di autorità regionali, locali 
        e rappresentanze artigianali- il bando del progetto interregionale “Valorizzazione 
        e recupero degli antichi mestieri”. L’iniziativa, di tutela 
        alle tradizionali attività artigianali, coinvolge ben nove Regioni; 
        l’adesione sarda era stata definita con una delibera di Giunta del 
        dicembre 2009 e il finanziamento derivato dal Por Sardegna Fondo Sociale 
        Europeo 2007-2013. “Antichi mestieri” interessa i principali 
        settori artigianali d’importanza culturale secolare e i preziosi 
        prodotti di tessitura, di ceramica, della lavorazione del ferro, del legno, 
        del corallo e del comparto agro-alimentare realizzati con esclusive metodologie 
        tradizionali.  Dal 
        rilancio degli antichi mestieri, attraverso percorsi formativi teorici 
        e pratici rivolti principalmente a giovani disoccupati ed inoccupati, 
        si auspica la creazione di nuova occupazione da coniugare “con le 
        attuali esigenze del mercato”. Lo sviluppo dell’artigianato, che già nell’antichità 
        aveva creato oggetti di elevata elaborazione tecnica e necessari alla 
        vita quotidiana, ha contribuito e incentivato in modo determinante al 
        progredire di città e commercio; si ricordano i vasi dei centri 
        di Corinto e Samo, le stoffe e i tappeti di Mileto o la vasta produzione 
        di manufatti d’uso ordinario (compresi oggetti e beni di lusso) 
        diffusi in area mediterranea da fenici, cretesi e minoici. La produzione 
        artigianale, anche nel mondo greco e nell’antica Roma, determina 
        ricchezza, sviluppo commerciale e diventa un primario “elemento 
        propulsivo del sistema economico”. Successivamente l’attività 
        artigianale si diffonde all’interno dei monasteri, delle botteghe 
        e nascono le corporazioni di mestiere che, come nel caso della città 
        di Firenze, favoriscono un complessivo sviluppo sociale e stimolante espansione 
        tecnica-qualitativa nella creazione di prodotti artistici. Ora nell’era 
        tecnologica dei computer, attraverso il progetto “Antichi mestieri” 
        e nel segno della radice tradizionale del lavoro, si cerca -sostengono 
        all’assessorato regionale del Lavoro- di “far partire un nuovo 
        modello di sviluppo per la nostra Isola”.
 (11-07-2011)
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