La Notizia////////////
//////////////////di Paolo Pulina

 

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Note liete e tristi da una giornata trascorsa con i dirigenti del Circolo culturale sardo di Vimodrone (Milano)

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UNO. Domenica 14 ottobre ho partecipato a Vimodrone (alle porte di Milano) alla manifestazione “Sa Binnenna a s’Antiga” (La vendemmi all’antica), organizzata dal locale Circolo culturale sardo “La Quercia”, presieduto da Carlo Casula, a conclusione di un weekend dedicato – attraverso un percorso didattico di alto livello guidato da Paolo Defendenti, docente nazionale assaggiatori e responsabili dell’area didattica di Vitis-wine – alla conoscenza del vino (e alla valorizzazione in particolare di quello sardo) e al modo migliore di apprezzarne il gusto.
L’intera iniziativa è stata avVINcente, come ha scritto con indovinato gioco di parole Gianni Demartis, del Direttivo del Circolo. In particolare la manifestazione in piazza della domenica ha insegnato ai piccoli – divertendoli – come si faceva anticamente il vino (pigiatura dei grappoli fatta a piedi nudi dentro una vasca e ottenimento del mosto “primario”; quindi, con una pressa manuale, torchiatura delle vinacce e dei graspi per recuperare anche il mosto “secondario”) ed ha suscitato tante memorie nostalgiche nei grandi (con discussione anche dei differenti termini con cui la parola “vendemmia” è indicata nelle diverse sotto-aree linguistiche della Sardegna: benninna, binnenna, binnenni, vinnenna, binnennera, binnennonzu).
Commossa dalla grande partecipazione di pubblico alla storia di come l’uva diventa vino, l’acqua del cielo nel pomeriggio si è tenuta a distanza e si è presentata solo dopo la fine dell’applaudito concerto di Antonio Carta, Santi Isgrò e Giovanni Lanfranchi. Complimenti quindi a Carlo Casula e a tutti i suoi valenti collaboratori: tutti VINcitori.
DUE. Nell’occasione ho ritrovato l’amico Giuseppe Burghesu, originario di Cossoine (Sassari), tra i soci fondatori e dirigente “storico” dell’associazione dei sardi di Vimodrone. Mi ha consegnato questi suoi versi dedicati alla memoria di Pietro Piras, originario di Nulvi (Sassari), recentemente scomparso, che fu anche lui fondatore e dirigente della stessa associazione. Ben volentieri li sottopongo all’attenzione dei lettori di questo sito.
(18-10-2012)

In ricordo di Pietro Piras

A daghi fis in sa vida terrena,
Fis orgogliosu, attivu e cuntentu;
Tando disturbos aias appena,
Però a su coro as fattu interventu:
In cue as cominzadu su turmentu,
T’as postu a su bersagliu sa carena.
Sas cosas sempre andende fin a toltu:
in battor-battor’otto Pedru est moltu.

Amus ingrandidu sa fotografia,
amus postu in bacheca su ritrattu:
Carlo opera bella inoghe at fattu,
Sa mente tua bi cheriat ebbia.
Pare sias ancora in cumpagnia
Brullende e manighende in su piattu,
Arrustende polcheddos in su fogu.
Sempre in mente t’amus in custu logu.

Giuseppe Burghesu