Scarpette rosse
di Mariantonietta Sechi

Aspettare l'alba
che porterà un nuovo giorno
e poi il tramonto
che porterà un'altra notte.
Negli spazi d'attesa
un silenzio assordante
scandisce ore
minuti
attimi
che scorrono eguali
sepolti
tra livide mura
E tu
che proteggevi
l'essenza del mio " io"
tu
plasmato dal mio pensiero
intriso di giovinezza
forgiato d'amore
dipinto di sogni
d'attese impreziosito
or vaghi,
in rabberciate pezze
di visibile nullità
tra le fronde
d'un salice che piange
sulle mie
solitarie
scarpette rosse.