Quando sono emigrato
di Andrea Pintus

La Sardegna lasciai con affanno:
il 1955 era precisamente l’anno.
Coloro che emigrano (tutti lo sanno)
sperano che a casa torneranno.

I momenti veramente più brutti
sono quelli degli abbracci, dei saluti.
Io ricordo però che lasciai Benetutti
senza lacrime, con gli occhi asciutti.

Anche se di tempo ne è passato,
Benetutti non l’ho mai dimenticato.
Avevo in mente d’andarmene, l’ho fatto;
è duro lasciare il posto dove uno è nato.

Mi ricordo le usanze e il costume,
come pure i gioiosi salti con la fune,
le vie del paese e il palazzo del comune
e anche le acque di un piccolo fiume.

Broni, 11-05-2010