Ma Tu dov'eri?
di Dionisio Salvi

Nella verde foresta, triste e solo
ero e nessun dei villici m'udia:
nello stanco pensier, supino al suolo,
vedeo l'imago della donna mia.

Mi struggevo a pensare dove mai
fosse chi del mio cuor prese possesso,
quand'eccola venir, giuliva assai,
a un loco ch'era al mio abbastanza presso.

Indi la voce sua dolce, soave,
scorrea come da fonte l'acqua pura,
onde il mio cuor riprese l'ardue bave
per la meravigliosa sua natura.

Non s'avvide di me la donna ingrata,
sì che ignoto restai nella foresta,
poscia quella creatura sì beata,
a casa ritornò lieta, modesta.

A sera, mentre in ciel l'Ave Maria
Rintoccava nunziando amore e pace,
la vidi andare senza compagnia
e di parlarle il cuor si fè' capace.

Il fatto dissi a lei timidamente:
i nostri volti divennero seri;
quind'ella mormorò pudicamente
rivolta verso me: ma tu dov'eri?

Io le risposi: Amor nella tua mente.


Questa poesia, è stata inviata da Luciano Canfora, Responsabile della rivista "Il Notiziario", mensile di attualità del C.C.R.S. Circolo Culturale Palazzo di Giustizia di Roma. La stessa poesia è pubblicata all'interno della rivista nella sezione: "L'Angolo della Poesia".

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