Km 68,800
di Vincenzo Pisanu

(La tua stagione breve)

L’ho vista lì la tua stagione infranta
sparsa sul guazzo porpora di sangue
sull’asfalto divelto
mentre squarciava l’aria l’urlo delle sirene.

L’ho vista lì, in quel fiore rappreso
mentre ruote rabbiose
mordevano chilometri
nell’ansia di arrivare.
Nell’affanno degli angeli
giunti a soccorrerti con le braccia tese
con milioni di vene porporine
e fiumi rosso-amore da trasfondere.

L’ho vista lì in frantumi,
nel volto ammutolito di tua madre
dentro lo sguardo perso
dei suoi occhi impietriti
con l’anima fasciata a nero lutto
da un manto di catrame,
mentre i venti spingevano
polvere ancora calda di scirocco
a ricoprire i segni del tuo andare.

Verranno piogge e lacrime
a cancellare i segni sulla strada.
Verranno altre stagioni, albe e tramonti,
sulle tue orme scorreranno venti
e acque, in un lavacro per lenire
tutto il dolore purificando i cuori.
Resterà in ogni piaga, disciolta come neve
per sempre impressa e calda
la tua stagione breve.


Primo Premio sezione C - Concorso di poesia "CULLEZIU 2013" di Sassari