Il medico degli umili
di Maria Rosa Cugudda

 

(All’adorato mio marito, Luciano)


Più il mio Sposo non trovo
Il cuore (ed anche il mio)
si è fermato
Lui in Cielo spazia
adornato da candidi Angeli
Quaggiù, io son rimasta
sola e desolata
trafitto ho l’animo
mentre il volto inondano salate lacrime
Lo sento mi abbraccia
tendo la mano percepisco l’Amore
Non più respiro
senso non riscontro
vegetare o morire nel dolore che attanaglia.
Mio Gesù, a Te mi unisco
disperazione solamente posso offrirti
trasformala in dono, Dono vero.
Anche per me sei stato crocifisso,
debole e povera di spirito
mi pongo ai tuoi piedi.