I Vecchi
di Matilde Ciscognetti di Napoli

I vecchi
sono i fragili steli
del tempo che scorre,
corolle richiuse
dall’eco del vento
soffiato sui volti al tramonto,

sono bianche candele
dal tremolante fiato,
pennelli tenui di luce
che ancora s’accende
a un soffio di vita.

I vecchi
sono fogli di quaderno in bianco,
gli ultimi lasciati nel diario
all’ascolto di memorie,
li gira piano
la mano del silenzio
che voci trattiene
a parvenze di volti,
non scrivono le pagine finali
per allungare il tempo
a risvegli del mattino
su albe chiare catturate dai ricordi,
solo il respiro scrive ancora storie
d’inafferrata vita, feconda di chimere.
Per segnalibro il pianto
riflesso fra le righe.
E il cuore in mano,
come nuvola strappata al cielo incerto,
a stringere ostinato un nido di sole,
una carezza di luce che all’amore
ancora un brivido ruba
nel sorriso della sera,
e ha il passo lieve dell’onda
smarrita sulla spiaggia.

I vecchi sono libri d’antico
smarrirsi di fogli
nel diario che scrive l’ultimo autunno,
e un vento dolce di farfalle
lo rinchiude e lo fa suo ...

Prima Classificata al "Concorso di Poesia Quartucciu 2008"

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