EUREKA!
(Per la pubblicazione della mia ODISSEA in lingua sarda)

Io non pensavo di suggere miele
alle tue poppe stretto d'ossidiana...
ma nel profondo porto del tuo seno
tra magmi di corbezzoli e di mirto
si spinse e tra gli immemori graniti
e tra i cerei asfodeli la mia barca.

S'intenerì la cera e...corse...corse
per lidi antichi ardita la mia vela
verso echi mai spenti di sirene
lasciate sugli scogli inascoltate
tra ossa bianche di poeti al sole
frementi con la lira ancora in mano.

Falò d'incensi sull'umida rena
Circe innalzò sognando nuovi amplessi
con la clessidra vuota tra le mani
e Nausica al batter del mio remo
il nerbo scudisciò sul dorso ai muli
con impudichi occhi di corallo.

Si erse Polifemo fino al sole
ad invocare la perduta luce,
si acquetò di Scilla il vorticare
e... Itaca m'apparve in lontananza
con le sue cale di puro smeraldo
tra l'eriche sommersa ed i ginepri...

...e dalle vette turrite una mano
con infinito amore a sé mi trasse.

Tonino Rubattu

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