Caro canetto mio

Caro canetto mio dar pelo d'oro
pe' me ssei stato meijo de un tesoro,
'gni giorno fò li soliti giretti
che facevamo 'ntorno a l'alberetti
indò lassavi sempre li messaggi
pe' quelli fratellini tua randaggi.
Mò tu ssei morto e ne' sti giri stanchi
Piagno de core perché tu me manchi!
'Ndò poteria trovatte? Nun saprei,
si lo sapessi subbito verrei
nun te lo devo di…pé abbracciacatte,
restà cò ttè, senza mai ppiù lassatte

Mario Ferraro

Questa poesia, č stata inviata da Luciano Canfora, Responsabile della rivista "Il Notiziario", mensile di attualitā del C.C.R.S. Circolo Culturale Palazzo di Giustizia di Roma. La stessa poesia č pubblicata all'interno della rivista nella sezione: "L'Angolo della Poesia".

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