Calangianus
di Mons. Pietro Meloni

Caragnani!

All’ombra del Limbara
e del “Monti di Deu”
nell’ampio anfiteatro verdeggiante
appare la maestà di Calangianus
regina di ridenti sughereti
ai piedi del gran masso di granito
“Monti di la Signora”.

L’acqua delle sorgenti
a la “funtana ‘ecchja”
e alla “funtana noa”
ha estinto giorno e notte la tua sete
sete di vita e schietta umanità.

Dietro i tuoi muriccioli
s’innalzano ginestre gigantesche
e superbi agrifogli rosseggianti
lecci selvaggi e mirti profumati
e i grappoli dell’erica aghiforme
tra cespugli di cisto e di litarru
contornati da muschi e da licheni
presso gli orti bagnati dai ruscelli.

Caragnani!

La storia della fede
germogliata dal cuor di Santa Giusta
“Santu Juanni” e “Santa Malgarita”
narra il sudore, la cultura e l’arte
della tua gente
illuminata dai santi messaggeri
del Vangelo di Cristo
e dalla Carità di San Vincenzo
nel ricordo
di Fra Tommaso martire
e Fra Bonaventura
gloria dei Cappuccini del Convento.

Tra le nobili case di granito
sgambettano a Siddaju e a Vignareddha
i bambini contenti e cinguettanti
nel gioco “serio al pari di un lavoro”,
conversano gli anziani a Lu Rizzatu
e i giovani gareggiano nel campo
poi scendono a Larai
ad esplorar le grotte di Taroni.

Intorno a te sorride la Gallura
dove svettano al cielo
le sughere regali
prodigi del creato
gloria di Calangianus.

Il sughero
prezioso e modesto
ed obbediente
alle mani operose
ispirate dal genio creativo
di un’arte sopraffina
è il tuo ambasciatore
nelle strade del mondo.
La soffice corteccia
con la sua linfa assetata di vita
vince sempre la sfida degli incendi
quando fiamme brucianti
tornano puntualmente a fare guerra.

E il popolo ritorna al suo lavoro
alacre ed ingegnoso
per innalzare al cielo
il gonfalone
del suo coraggio e della civiltà.

• Sassari - 1° aprile 2018