A me stesso

Quante illusioni strane
Poeta da strapazzo!
Lascia la musa in pace
e goditi la vita
senza pensare a vane
chimere di grandezza!
La fantasia t’impone
tra nubi di volare,
d’accarezzare un sogno,
d’udire le campane
degli angeli nel cielo,
di fare d’una donna
dolce fata Morgana,
e di te stesso fare
nome immortal nel tempo!
Ma non sai tu, meschino,
ch’a te preclusa è ormai
la gioia d’un galoppo
tra campi verdi e ameni,
o di tuffarti lieto
nel morbido soffitto
di quel cielo stellato
o di cercare stelle
alpin, sulla montagna
le cui vette di neve
coperte ancora sono?
Lascia la Musa e volgi
lo sguardo tuo su questa
ria vita, sol di cruda
realtà costruita
e pensa al tuo domani!
Ormai per i tuoi sogni
solo sconforto alberga.
Verrà, forse, domani
in cui per le fatiche
riposerai stanco;
allor tu stesso gloria
darai solo a te stesso
e l’opra tua ricordo
degli anni tuoi sarà
solo per te, e forse
per i tuoi figli ancora
che, leggendo i tuoi scritti,
faranno rivivere
il tuo spirito fin quando
la tua poesia non degna
sarà dimenticata
e data in pasto ai topi
in un vecchio cassetto
su, in soffitta.-

Pino Orofalo