Quello che non vediamo è forse dentro di noi;
l’esteriorità del ripristino di una ferita della terra.........
quello che non si vede è forse miscelato alle acque delle falde.

I Fundhagu

Ammus
a fraigare settidoglios
a d’ainnantis a s’aba.....
ammus a tenner
de ischire
apompiende a tesu,
settidos...........
a su biaitu e s’aba
ammisturadu
a s’intinu
chi l’aunidi
a sa nues
de su chelu......
Ammus
che porcuterras..
a nuscare
a attinare....
ammus
che boboine
orminare,
intender...
benas...
aba...
a istrussadas.
Ammus
che ambidhedha
pedinare...
s’ozzosa aba
de allambrios
de sa terra..
de su mare...

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Sommerso

L'uomo,
creerà spalti d'anfiteatro
che guardano il mare.......
avrà forse
consapevolezza
nell'allungare lo sguardo
da seduto....
tra il blu del mare,
nella miscela
di colori
che lo uniscono
alle nubi,
del cielo....
Potrà
da cieca talpa..
annusare
o intuire....
potrà
il tarlo,
seguire il flusso,
percepire....
falde ....
acqua...
sgrondante.
Potrà
come cieca
seguire..
l'unta umidità
delle lacrime
della terra....
del mare.....

10/07/2007
Giuanne Chessa

 

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