| Il 
            canto degli uccellisi piega
 ai passi ridenti nelle vie
 nei rami infiorati di mirti
 abbracciati alla terra.
 “A issu, a issa!” Magie di nenierealtà mascherate
 rincorrono vecchie memorie
 con mani e respiri
 che frizzano giochi maturi.
 “…sul trono 
            è il re…” In balconi anneriti d’anticomaurelle intriganti
 concedono languidi sguardi
 con occhi carboni
 e casti pensieri.
 Atavici fiori d’erba-stuoiaintrecciano chiome
 scurite d’orgoglio isolano.
 Per terraè un fiorire d’arance
 tappeto ramato
 per chi sarà la più bella.
 Spire di rosso vellutosono corona sul capo del re
 che ora muore.
 Acuto il tramonto del tempo.Silenzio…profumo d’arancio.
 
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