GIUGNO 2003

BOLOTANA

SOLIDARIETA' AGLI OPERAI

DELLA MONTEFIBRE E A TUTTO

IL COMPARTO INDUSTRIALE

DEMOCRATICI DI SINISTRA BOLOTANA

Sezione "Renzo Laconi"

UN ANNO INUTILE…

 

CONSIDERAZINI E CRITICHE

Ad un anno dall'insediamento della cosiddetta "lista civica", che affannosamente tenta di amministrare il nostro paese, ci sembra arrivato il momento di esternare tutto il nostro sconcerto nel constatare l'immobilismo e la scarsità politica di questa coalizione.
Il presente documento vuole sottolineare che questo modo di fare politica non ci piace. L'ente comunale deve essere gestito in modo trasparente e attento e soprattutto con programmi e scelte condivise.
Siamo convinti che il libero e leale confronto sia il modo migliore per mantenere e consolidare il tessuto democratico. Chi fa attività politica deve avere una naturale predisposizione al dialogo e alla solidarietà; deve percepire i bisogni e le esigenze della società. Il confronto, anche aspro, deve essere sempre improntato sul rispetto e sulla correttezza personale. Ribadiamo il concetto che le discussioni nelle sedi istituzionali, i documenti che vengono prodotti, non sono mai contro le persone ma, semplicemente e inequivocabilmente, critiche politiche.
La politica è un servizio e gli iscritti di un partito, nel momento in cui ricevono una delega, sono obbligati ad una responsabilità superiore, non solo per il ruolo istituzionale che occupano, ma anche perché si deve amministrare il bene collettivo. Il luogo deputato al confronto non è la piazza o le stanze ostinatamente chiuse ma, il consiglio, organo di controllo politico amministrativo.
Ad un anno dall'insediamento del consiglio comunale, quest'ultimo è stato convocato evidentemente poche volte, secondo noi con la consapevole volontà di esautorarlo da quella funzione d'indirizzo e di controllo politico amministrativo che gli deriva dalla norma. Le poche sedute fatte hanno sancito tristemente che quest'organo, importantissimo per l'esercizio della democrazia rappresentativa, è stato ridotto a parlatoio, a mercatino di periferia, a luogo di scontri personali, dove l'opposizione e la maggioranza dovrebbero limitarsi ad alzare o abbassare la mano, mortificando quindi la discussione, le proposte. Gli indirizzi e il libero e democratico confronto.
Sarebbe auspicabile da parte della maggioranza, una presa di coscienza e uno scatto di dignità, dando un forte e responsabile segnale della loro presenza, partecipando attivamente ai lavori, nella consapevolezza che il sindaco è una loro espressione, non corpo avulso.
Le cause di questo decadimento sono imputabili a tanti fattori, evidenziamo quelli che riteniamo più importanti:
- La spiccata predisposizione ragionieristica del capo dell'esecutivo nel presiedere l'assemblea, la scarsa sensibilità politica e la mancanza d'autorevolezza;
- Uno statuto comunale dotato e non adeguato a quanto previsto dal testo unico degli enti locali;
- La mancanza di un regolamento consiliare che, nel rispetto dei principi fissati dalla legge, ne organizzi il funzionamento;
- La scarsissima volontà di confronto e dibattito.

La giunta ha evidenti difficoltà, sembra elusa dalle decisioni politico amministrative, non dimostra di avere consapevolezza dell'importanza del suo ruolo, è scarsamente motivata, priva della guida necessaria. Non ci sentiamo, dunque di colpevolizzare eccessivamente la suddetta giunta, che è sicuramente contratta e non adeguatamente valorizzata. Ribadiamo e sottolineiamo una mancanza di regia che il sindaco dovrebbe svolgere in funzione delle competenze e delle responsabilità che gli competono, assegnando deleghe vere. Il sindaco in diverse circostanze non si è dimostrato all'altezza della situazione, dove occorreva la presenza dell'istituzione, ha evidenziato carenza di valutazione e avidità.
Le situazioni difficili vanno affrontate e governate per prevenire possibili disordini sociali. Non ci si può nascondere nella fatidica e sempre comoda frase "non è mia competenza": un sindaco che rappresenta la collettività, non dovrebbe mai pronunciarla, ricordiamo che tutti gli eventi che si verificano nel territorio sono di sua competenza e responsabilità.

Chi non condivide questo principio non ha le caratteristiche per fare il sindaco.

Dopo una seria e attenta valutazione, giudichiamo la sua gestione politico-amministrativa insufficiente e fallimentare. Siamo sempre in attesa che vengano presentate in consiglio le linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato; per essere più espliciti ed entrare nel merito, chiediamo cosa s'intende fare per la tutela e il diritto al lavoro dei nostri cittadini, l'occupazione e le politiche giovanili (dov'è andata a finire la promessa tanto "strombazzata" in campagna elettorale, dell'istituzione della "consulta giovanile" che doveva aggiornarci sulle varie opportunità occupazionali?). Come volgiamo utilizzare le risorse della L.R. n. 37? Si vuole creare nuova imprenditoria e incentivare la crescita di quella già esistente, o si vuol fare altro?
Vorremmo sapere se esistono progetti sulla formazione dei nostri giovani, sull'adeguamento a norma di legge degli impianti sportivi, sulla sanità ed i servizi sociali (stiamo aspettando la creazione del centro polivalente d'assistenza medica, fiore all'occhiello del vostro utopistico programma elettorale); quali contributi e supporto avete intenzione di dare alle associazioni di volontariato che, senza clamore e con spirito di abnegazione, stanno portando avanti un'opera sociale eccellente? Credete sia sufficiente che due degnissime persone della vostra maggioranza prestino opera meritoria in splendida solitudine? C'è molto da fare sulla tutela delle classi più deboli e sugli anziani in modo particolare. Come intendete procedere per creare spazi collettivi d'aggregazione sociale, altre vostra mirabolante promessa?
Si sta adottando un piano d'emergenza, adeguato alla salvaguardia del nostro patrimonio ambientale e alla sicurezza dei nostri cittadini? Che idee si hanno rispetto alla valorizzazione dei beni ambientali e culturali? Esiste un programma di promozione e organizzazione delle necessarie attività culturali e quale ausilio concreto s'intende dare ai pochi operatori di questo importantissimo settore? Il museo è destinato ad essere un simulacro misterioso e chiuso o ad essere riempito e vissuto? Si sta interloquendo con esperti del settore per la valorizzazione e l'elaborazione di progetti che includono i percorsi archeologici, i sentieri natura, il turismo ambientale, la valorizzazione dei nostri prodotti tipici in un pacchetto turistico integrato? Il parco "Manigos" diventato adesso lussuoso, libero e fecondo pascolo, che futuro avrà? Il ristorante Ortachis è destinato ad un tragico oblio o c'è un progetto per farlo operare? Le innumerevoli incompiute ( asilo di via Regina Margherita, bastione San Pietro, chiesa San Francesco), il degrado in cui sta precipitando il nostro paese sta è oggetto, da parte nostra, di grande apprensione. L'abbandono del centro storico ci fa capire che lo considerate un inutile peso, non meritevole d'attenzione. Nel vostro fantastico programma preelettorale , invece, parlavate di rivalutazione e di ripopolamento, con la creazione di parcheggi e spazi verdi; dobbiamo constatare che di verde ci sono solo le erbacce che crescono spontanee, in attesa che la calura estiva le faccia diventare gialle. I frequenti periodi d'emergenza idrica, dovrebbero indurvi ad elaborare una pianificazione volta all'effettiva tutela e valorizzazione della risorsa; si vuole continuare a gestire la situazione esistente? La gestione deve rimanere in capo all'amministrazione oppure si ha intenzione di affidarla ad altri enti? Esiste un progetto di ricerca e raccolta di questo bene della nostra montagna?
Cosa intendete fare il merito all'attuazione del decreto Ronchi sulla raccolta differenziata dei rifiuti? Bolotana è epicentro di quel processo di drammatica involuzione delle attività produttive e occupazionali. In modo particolare il declino del settore industriale del quale, qualche anno fa, il presidente Pili, durante una sua fugace apparizione a Bolotana, ne auspicò la chiusura, è oggetto di grande preoccupazione per i riscontri negativi che ne subirà il nostro territorio. Sindaco! Lei dovrebbe essere protagonista ed elemento propulsivo dello sviluppo del paese, assurgere a punto di riferimento per la cittadinanza. Dobbiamo contattare, invece, che si sta' dimostrando figura comprimaria, subendo l'iniziativa di altri soggetti istituzionali e politici. Mai un'iniziativa spontanea!!! Si aspettano gli avvenimenti, confidando che intervenga qualche "divinità superiore" per risolverli. Per quanto riguarda la "macchina comunale", avevate ipotizzato d'impostarla come un'azienda di servizi finalizzata a superare la diffidenza dei cittadini verso la pubblica amministrazione. Per raggiungere tale risultato sarebbe stato necessario, secondo le vostre intenzioni, utilizzare al meglio le risorse umane, migliorando la preparazione e "spoliticizzandone" la struttura amministrativa. Un attento sondaggio ci ha fatto scoprire che la diffidenza verso il palazzo è aumentata in modo preoccupante, che l'ufficio del sindaco è diventato per i cittadini una cripta ivalicabile (orari tassativi, rigidi e immodificabili). Non vediamo nei capitoli di bilancio nessuna risorsa tendente ad aggiornare la preparazione del personale, che, per fortuna del sindaco e della giunta, è già buona.
Altro segnale inquietante è la riduzione del già insufficiente organico (altro che creazione di nuovi posti di lavoro!). Rispetto a queste vostre magiche intenzioni, purtroppo, si vive piattamente l'ordinario, si programma qualche sporadico pellegrinaggio a Cagliari, nella speranza che qualche assessore compiacente elargisca qualche briciola di risorsa. Si ha consapevolezza, si stanno studiando altri meccanismi e forme di finanziamento? Mai una critica verso l'attuale giunta regionale responsabile di un clamoroso scippo di risorse nei confronti del nostro sventurato territorio. Noi, invece, ci spogliamo della nostra appartenenza politica, critichiamo responsabilmente i ritardi del contratto d'area, la lentezza d'infrastrutturazione, l'inadeguatezza e l'inaffidabilità di alcuni imprenditori, ma nella consapevolezza che è una realtà su cui credere. Ci credete voi? Avete un'alternativa?
La vostra iniziale maschera politica di lista civica, che noi pubblicamente denunciamo, è stata recentemente cancellata dall' on. Pietro Pittalis che, bontà sua, ha definito Bolotana una "roccaforte" di Forza Italia. Non ci scandalizziamo comunque, nella consapevolezza che ognuno è libero di fare le proprie scelte politiche, ci rammarichiamo però, quando, sotto mentite spoglie, si ingannano i cittadini elettori.
Sindaco, noi siamo seriamente preoccupati della situazione vigente. Questa inerzia, questa mancanza di progettualità politica e programmatica, la totale assenza di sensibilità rispetto ai bisogni dei cittadini, rispetto ai quali le si sta' dimostrando corpo estraneo, dovrebbe farla seriamente riflettere.
Qualche considerazione sulla sua lettera del 25/06/03: l'elenco delle opere citate, fa parte del lavoro svolto dall'amministrazione uscente; la convocazione del consiglio per discutere delle problematiche del contratto d'area è da ascrivere all'iniziativa del gruppo consiliare di minoranza; le risorse per la rete idrica sono arrivate grazie all'avanzo di amministrazione lasciato in eredità e che vi hanno consentito di partecipare al bando. Saremo più precisi ed espliciti in un prossimo documento.


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