Cultura e identità, Crisponi e Milia inaugurano Etnu 2011

 

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Inaugurato a Nuoro ‘Etnu’, terzo Festival biennnale dell'Etnografia, organizzato dall’Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna (ISRE), in collaborazione con la SIMBDEA e col comune di Nuoro, in programma da oggi al lunedì 13 giugno.

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CAGLIARI, 10 GIUGNO 2011 - Gli assessori regionali, dei Beni Culturali, Sergio Milia e, del Turismo, Luigi Crisponi, insieme al presidente dell'ISRE Salvatore Liori, hanno inaugurato stamane a Nuoro ‘Etnu’, terzo Festival biennnale dell’Etnografia, organizzato dall’Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna (ISRE), in collaborazione con la SIMBDEA (Società italiana per la Museografia e i Beni demoetnoantropologici) e col comune di Nuoro, in programma da oggi al lunedì 13 giugno.

Il festival, che ha sede nel centro polifunzionale di via Roma a Nuoro, si articola in una serie (30 circa) di eventi ed esposizioni che mirano a offrire al pubblico uno scenario aggiornato del al ricco e complesso panorama di studi e ricerche sui costumi e le tradizioni dell’Isola e del mondo intero. Un fine settimana all’insegna della musica, della poesia e del cinema tra proiezioni video, presentazioni di libri, degustazioni e spettacoli, occasione immancabile per avvicinarsi.

"La Sardegna - ha affermato durante l’inaugurazione l’assessore Crisponi - è ancorata alle sue tradizioni, alle tracce di una terra antica e ricca con una storia millenaria, ma anche protesa costantemente verso la ricerca di nuovi linguaggi per promuovere e far conoscere anche i suoi aspetti più insoliti. Gli aspetti etnografici che saranno rappresentati, da oggi sino a lunedì, a Nuoro, che diventa crocevia del Mediterraneo al ritmo dell’improvvisazione poetica e delle antiche arti popolari, rimandano all’identità sarda e, quindi, al cuore delle nostre radici, della nostra sapienza e dei nostri codici, rivisitati in chiave dinamica, innovativa e di design”.

Speciale attenzione durante il festival viene dedicata, infatti, alle tradizioni poetiche estemporanee del bacino del Mediterraneo e di altri territori, compresi quelli del Nord Africa e dell’America latina, nella prospettiva di promuovere il riconoscimento congiunto della poesia orale come patrimonio dell’umanità. Il festival pertanto ospita incontri con studiosi e performance poetiche di diversa connotazione culturale e geografica. E poi concerti, conversazioni, mostre, libri, laboratori in un contesto fortemente caratterizzato da un clima di festa ed empatia.

Il momento culminante della manifestazione arriverà domenica, con la firma della 'Carta di Nuoro'. Il documento, che sarà sottoscritto da Italia, Spagna, Tunisia, Marocco, Argentina, Brasile, Argentina e Uruguay, ha l’obiettivo di avviare il processo per il riconoscimento delle gare poetiche orali a capolavoro immateriale dell’umanità. Ultimo atto, lunedì, con il concerto del quintetto coordinato da Paolo Fresu che suonerà a casa Ruiu, nel quartiere storico di Santu Predu.

Fonte - Regione Autonoma della Sardegna