Incontro assessore Milia con Su comitadu pro sa limba sarda

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"E’ stato un incontro più che positivo - ha sottolineato l’assessore Milia - dove si è deciso di portare avanti azioni comuni in difesa della lingua sarda, per la sua valorizzazione e per il suo maggior radicamento culturale".

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CAGLIARI, 10 NOVEMBRE 2010 - In attesa del varo del Piano triennale per la Lingua Sarda 2011-2013, l’assessore della Pubblica Istruzione Sergio Milia ha incontrato una delegazione de Su Comitadu pro sa limba sarda per valutare indirizzi e strumenti di intervento della Regione a favore della diffusione della lingua e del suo utilizzo.

Dalla riunione, cui hanno partecipato Mario Carboni, in veste di coordinatore dell’organismo, Gianfranco Pintore, Maria Antonietta Piga e Michele Pinna, è emersa la disponibilità dell’assessorato ad avviare con il Comitato percorsi di ascolto e concertazione delle linee strategiche della Regione in materia di politica linguistica.

"E’ stato un incontro più che positivo - ha sottolineato l’assessore Milia - dove si è deciso di portare avanti azioni comuni in difesa della lingua sarda, per la sua valorizzazione e per il suo maggior radicamento culturale”.

Le proposte del Comitato, che ha espresso apprezzamento per la sensibilità mostrata dall’esponente dell’esecutivo regionale con l’avvio di diverse iniziative tra cui l’Atlante Toponomastico e il Correttore regionale ortografico, saranno approfondite in una serie di incontri programmati periodicamente dall’assessore con gli esponenti dell’organizzazione.

"Uno dei progetti a più breve termine, da condividere con il presidente Cappellacci e gli altri assessori - ha anticipato Milia - riguarderà la realizzazione della versione in lingua sarda del sito istituzionale della Regione Sardegna, così come già avviene in Catalogna e negli altri paesi europei dove sono presenti minoranze linguistiche".

Intanto, l’attenzione è concentrata sulla prossima Conferenza regionale della Lingua Sarda, importante strumento di raccordo tra la Regione e gli enti locali, le Università, le istituzioni scolastiche, le Sovrintendenze e gli operatori culturali del territorio.

Fonte - Regione Autonoma della Sardegna